Questo blog nasce come guida al complesso mondo del diritto privato! Non vuole assolutamente sostituirsi al manuale ma credo vi possa dare una mano per capire i concetti fondamentali, da integrare poi con il libro!

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venerdì 6 novembre 2009

Responsabilità Patrimoniale del Debitore e Par Condicio Creditorum

Per tutelare il creditore dall'inadempimento, il legislatore predispone una serie di strumenti che mirano a vincolare i beni del debitore alla soddisfazione della pretesa creditoria. Dunque, si parla di responsabilità patrimoniale del debitore, nel senso che risponde dell'adempimento dell'obbligazione con tutti i suoi beni presenti e futuri (salvo i beni assolutamente impignorabili previsti dalla legge, come vestiti, letti, assegni alimentari).

Escluse le ipotesi delle obbligazioni pecuniarie, difficilmente questo avrà come effetto quello di soddisfare il creditore, ma sarà idoneo a fargli ottenere l'equivalente monetario del danno subito.

La garanzia patrimoniale che ha per oggetto l'intero patrimonio è detta
generica, ma vi cono anche le garanzie specifiche, perché collegate ad un bene specifico.

Secondo il principio di par condicio creditorum se un debitore ha più creditori, questi devono essere tutti sullo stesso piano, avere le stesse possibilità di vedere soddisfatte le rispettive pretese sui beni del debitore (art. 2741).

La possibilità di soddisfazione e il rischio di insolvenza sono ripartiti in modo uguale fra tutti i
creditori a prescindere dal tempo nel quale sono sorte le obbligazioni. A tutela di tale principio il legislatore ha previsto il DIVIETO DEL PATTO COMMISSORIO, con il quale si conviene che, in caso di insolvenza, la proprietà della cosa data in garanzia passa al creditore (art. 2744). Il divieto si fonda sul fatto che il più delle volte la cosa data in garanzia ha un valore superiore a quello della
prestazione dovuta.
Il principio della par condicio creditorum non è comunque assoluto. E' previsto che sono eccezioni
le cause legittime di prelazione (privilegi, pegno e ipoteca). Il titolare di una causa legittima di
prelazione è preferito rispetto agli altri creditori. Ulteriore limite è il diritto di ritenzione, cioè il
diritto del creditore di trattenere la cosa da restituire al debitore finché questi non adempia
l'obbligazione.

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